Il passo indietro Agcom: tra “sconcerto” (Cci) e “farsa” (Fimi ed Anica)…

Con una secca nota (pubblicata sul proprio sito web, all’indirizzo: http://www.anica.it/online/index.php/news.html), anche l’Anica – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, dopo le dure prese di posizione di Confindustria Cultura (nella persona del Presidente Polillo) e di Fimi (nella persona del Presidente Mazza), ha bocciato senza mezzi termini il passo indietro dell’Agcom circa l’esercizio delle proprie competenze in materia di tutela del diritto d’autore, espresso dal Presidente, Corrado Calabrò, nella recente audizione al Senato.
Il Presidente Anica, Riccardo Tozzi, definendo “farsesco” il comportamento tenuto dall’Autorità nel corso dell’anno passato, tra annunci di volontà di esercitare tali poteri, imponenti lavori di consultazione con i “player” e repentine smentite, chiosa il comunicato dell’Associazione, auspicando che il Governo, nuovamente investito della questione, esca dall’immobilismo degli ultimi anni, ed adotti finalmente con urgenza quelle coraggiose misure di cui il settore dell’audiovisivo ha bisogno, per contrastare la pirateria e rinfocolare una cultura di legalità e qualità dei contenuti. Il Presidente dell’Anica ha fatto propria la stessa espressione utilizzata dal Presidente della Fimi: siamo alla “farsa”. Confindustria Cultura Italia aveva utilizzato un’espressione altrettanto efficace: “sconcertati”.

( a cura della Redazione di Italiaudiovisiva – G. ) 25 marzo 2012

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